PETE BEST
Pete Best nemmeno il
quinto Beatle, forse il Beatle fantasma, o il Beatle scaricato, meno
mitico di Stuart Sutcliffe, il bassista morto per emorragia
celebrale, lontano dall'aura che circonda Il manager Brian Epstein.
Comunque lo si voglia chiamare, il batterista che fece parte dei
Fab Four dal 1960 al 1962, scaricato un attimo prima della
registrazione di "Love me do", appena messi i piedi nei leggendari
Abbey Road Studios. Su Pete Best, autore di recente di un volume pieno di rammarico ma anche di esibito equilibrio dal titolo "Quando era un Beatle", in realtà le versioni divergono: secondo alcuni fu lui ad abbandonare il gruppo, non credendo nelle potenzialità del suo sound. Per altri, versione più accreditata, fu mollato su due piedi da Lennon e McCartney; nella interpretazione più edulcorata, seguendo le indicazioni del produttore George Martin, scettico sulle doti di batterista di Pete: più verosimilmente, scaricato dal magico duo, mosso dall'invidia per il successo, il glamour e la bellezza affascinante di Best. Nessuno dei Beatles, in ogni caso, si è mai espresso chiaramente sulla vicenda. Resta il fatto che il Nostro, passato alla storia con un singolare merito di sfortunato, nella migliore delle ipotesi, è riuscito a non farsi travolgere dal destino beffardo, continuando tuttora a vivere di una strana popolarità in gran parte frutto di uno strano pallido riflesso, in parte per merito suo. Dovunque si celebri il quartetto, e lo si fa in ogni parte del mondo e in ogni stagione, lui è lì con la sua fama stranamente sinistra ad onorare quel suo triennio di vita carico di futuro e gloria, poi misteriosamente sfuggiti. Sito internet di Pete Best http://www.thepetebest.com/
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